martedì 10 aprile 2012

A new president in Malawi....Un nuovo presidente in Malawi

We copied the news below directly from an english and an italian newspaper.
Abbiamo copiato le notizie qui sotto direttamente da un giornale inglese ed uno italiano.

The continent of Africa now has a second woman holding the top leadership role in her country.
Joyce Banda was sworn in Saturday as the new president of the southern African nation of Malawi.
The peaceful transition of power is a great relief in Malawi where a political crisis seems to have been averted after the sudden death Thursday of President Bingu wa Mutharika.
For many Malawians who blamed Mutharika for the current economic crisis, it is also a moment of great hope for change.
Early Saturday, when she was still vice president, Banda appeared at a news conference flanked by army, police, and fellow government leaders.
According to Malawi media, she did not directly answer the question of whether she would assume the presidency, but she did say, “The constitution is prevailing.”
Indeed, hours later she took the official oath of office at the National Assembly in the capital of Lilongwe, despite objections from some government ministers.
Malawi’s constitution stipulates the vice president is to take over leadership if the president dies.
Immediately after Mutharika’s death by cardiac arrest, it was unclear if that would happen because Banda had a falling out with Mutharika in 2010.
While she remained vice president, she was kicked out of Mutharika’s political party and formed her own. Mutharika, meanwhile, appeared to be grooming his brother to replace to him.
Banda has ordered the nation’s flags to be flown at half-staff for a 10 day mourning period for her predecessor, but there are already reports of Malawians celebrating Mutharika’s death.
The 78-year-old former World Bank official was elected into office in 2004 and again in 2009, but in recent years he was accused of economic mismanagement, becoming autocratic, and souring relations with important donors—especially the United States and Great Britain—who then withheld hundreds of millions of dollars of much needed aid.
Banda, 61, is a longtime campaigner for women’s rights and better education in Malawi.
She is expected to run the country at least until scheduled elections take place in 2014.
She inherits a difficult task.
Malawi is one of the poorest countries in the world where the majority of people live in abject poverty.
The country is prone to natural disasters—the extremes of drought and flooding– and is facing critical fuel shortages and rising food prices.
To govern effectively, Banda will need cooperation from elected members of Mutharika’s political party, which she was expelled from after she became critical of the late president.
Banda is the daughter of a popular musician.
She is married to a retired chief justice.
She has a sister who was hired by pop legend Madonna to run a school for girls in Malawi, but the project failed and she was fired.
Banda is now the second female head of state in Africa. Liberian President Ellen Johnson Sirleaf was elected into office in 2006.


Joyce Banda è il nuovo presidente del Malawi. In seguito alla morte del capo di Stato Bingu wa Mutharica per un arresto cardiaco sabato il parlamento di Lilongwe ha affidato i poteri a Banda la prima donna a diventare presidente in un Paese dell’Africa australe. Nel corso della cerimonia di investitura il neo capo di Stato ha promesso di difendere la Costituzione e si appellata “all’unità e alla riconciliazione”. Secondo la stampa localela sua ascesa di potere non è ben vista da una parte del governo vicina all’ex presidente Mutharika che avrebbe cercato di aggirare la Costituzione e nominare presidente della repubblica il ministro degli Esteri Peter Mutharika fratello del presidente deceduto. Per due giorni il governo di Lilongwe avrebbe infatti taciuto sulle condizioni di salute dell’ex presidente ricoverato d’urgenza nel reparto di cura intensiva del Kamuzu Central Hospital nella capitale. Vari ministri si sono addirittura opposti pubblicamente a lasciare il potere a Joyce Banda che da tempo era in rotta con Mutharika e con il potere al partito. Ma alla fine il governo si è arreso alle pressioni venute dall ’estero e alle prese di posizione di alcuni autorevoli anziani politici perché fosse rispettata la Costituzione che prevede che la presidenza ad interim debba andare al vice presidente. Il neo capo di Stato Banda traghetterà il Paese fino alle nuove elezioni previste per il 2014. Tutti i riflettori internazionali sono puntati su di lei“la donna dei poveri”come viene chiamata nei villaggi per la sua attenzione verso le classi meno abbienti. Ed è molto amata per la sua forza e il suo coraggio.
 
Joyce Banda nasce 61 anni fa in un villaggio del Malawi. Dopo aver studiato a Cambridge e in Italia si trasferisce a Nairobi e si sposa con un uomo da cui ha tre figli. È qui che denuncia gli abusi subiti da suo marito e lo lascia per andare a vivere a Lilongwe dove crea alcune imprese e fonda l’organizzazione “National Business Women Association”.
Nel 2004 entra al governo come ministro per le Pari Oppurtunità ma poi assume l’incarico di ministro degli Esteri. Nel 2009 viene eletta vice del presidente Bingu wa Mutharikaal secondo mandato. Ma il rapporto con Mutharika si è rapidamente incrinato e Banda sempre più critica per le politiche economiche e autoritarie adottate dal governo è stata espulsa dal partito al potere rimanendo però vice presidente. E ora a guida del Paese si prende le sue rivincite. Ieri Banda ha infatti destituito il capo della polizia considerato responsabile della degenerazione delle manifestazioni di piazza che nel luglio scontro si erano concluse con la morte di una ventina di persone. La protesta era stata indetta per protestare contro il carovita e la sospensione degli aiuti internazionali alla sviluppo in seguito alla crisi diplomatica con la Gran Bretagn ache aveva accusato il governo di corruzione. “Mi aspetto che gli aiuti riprenderanno” ha detto ieri il ministro delle Finanze Ken Lipenga. Intanto la comunità  internazionale saluta l’ascesa di Banda soprannominandola la 'donna dei diritti unami'.